— Be’, nei vecchi film la tecnica di ripresa provocava spesso un effetto stroboscopico, per cui sembra che le ruote girino in senso contrario al moto.
— Ed è questo che fa ridere tutti?
— Will, vecchio mio! — Navarro gli diede una pacca sulle spalle. — Bevi un altro goccio.
Carewe obbedì; e dietro l’universo privato, amico, del bicchiere, le scritte colorate tremarono e danzarono e corsero, sino a formare un tutto unico nella sua coscienza… “Tienimi informata su Dio” … “Niente è più lucido di uno stivale lucido” … “Stai cercando di fare di me una non-entità?” “È con questa mosca che ho schiacciato il ragno” … “Non mi dispiace essere cortese, se mi fa risparmiare soldi” …
— Per quanto mi riguarda — stava dicendo qualcuno, — l’immortalità è arrivata troppo tardi. Non abbiamo più pionieri del calibro dei Wright che possano vivere oltre i limiti naturali dell’esistenza e godersi i risultati di quello che hanno iniziato…
“Al momento mi ha preso la mania degli sciroppi antimaniacali” … “Probabilmente è morto per autodifesa” … “La morte è il modo della natura per dirci di rallentare il passo”
— Un attimo! — Carewe sbuffò di colpo nel bicchiere, quasi soffocò. — Quest’ultima frase è buffa. Non va squalificata o roba del genere?
— Caro vecchio sussurrò Vic Navarro.
— Se si possono comporre frasi buffe, gioco anch’io — disse impulsivamente Carewe, e si mise a cercare un proiettore. May Rattray e Vert, perso ogni interesse per il gioco, si erano avvinghiati dietro alle sue spalle. Carewe prese il proiettore di May, studiò un attimo la tastiera e cominciò a comporre una Citazione. Le sue parole fluttuarono sotto la volta fumosa della casa a bolla: “La morte elimina all’istante l’alito pesante”.
— È troppo simile alla precedente — disse Hermione Snedden, una macchia rosso fuoco alla sua sinistra. — E poi, l’hai pensata così, senza riflettere.
— Non è vero! — Carewe era trionfante. — L’ho sentita in uno spettacolo della tridì.
— Allora non vale.
— Non sprecare fiato, Hermione — disse Athene. — Will si diverte a giocare solo se infrange le regole.
— Grazie, mia cara — rispose Carewe, con un inchino esagerato in direzione della moglie. “Tu e io giochiamo a un altro gioco” pensò furibondo, “e infrangerò le regole anche di quello.”
Il mattino dopo, mentre lo spettro sconfitto del doposbornia gli faceva tremare i nervi, si vergognò per come si era esibito al party di Athene, ma il desiderio di ferirla non era diminuito.
3
Le due pistole ipodermiche erano in una scatola nera, foderata col tradizionale velluto rosso. Una aveva un nastro adesivo rosso sul tamburo. Hyron Barenboim batté col dito perfettamente curato su quella pistola.
— Questa è la tua, Willy. — disse sobriamente. — Abbiamo messo l’E-ottanta in pistole perfettamente normali, per cui nessuno si accorgerà che c’è qualcosa d’insolito. Quando l’hai usata, togli il nastro.
Carewe annuì. — Vedo. — Chiuse di scatto la scatola e l’infilò nella borsa.
— È tutto. Dunque, adesso tu te ne vai in montagna tre giorni, per la tua… ah, seconda luna di miele. Ho predisposto le cose in modo che quando tornerai il direttore del laboratorio di biopoiesi ti chiederà di andare a controllare personalmente a Randal’s Creek alcune procedure finanziarie. Direi che è tutto a posto, non credi? — Barenboim si rilassò all’indietro sulla grande poltrona, e il suo stomaco si protese all’infuori, sotto la tuta. La sua faccia glabra, forgiata da due secoli di autocontrollo, era tranquilla e imperscrutabile come quella di un Budda di ceramica.
— Mi sembra tutto perfetto, Hy.
— E così dev’essere. Sei un ragazzo molto fortunato, Willy. Cosa ha detto tua moglie quando gliel’hai raccontato?
— Non riusciva a crederci. — Carewe si sforzò di uscire in una risata il più naturale possibile. Erano trascorsi quattro giorni da quando aveva tentato di dare la notizia ad Athene. Da quel momento in poi, si erano trovati tutt’e due prigionieri di una gabbia sempre più stretta d’amarezza, incapaci di riavvicinarsi, incapaci di comunicare… Il suo atteggiamento era infantile, lo sapeva, ma voleva punire Athene per aver messo a nudo la sua anima, farle pagare il delitto di conoscerlo meglio di quanto non si conoscesse lui stesso. E, per l’inesorabile illogicità dei conflitti matrimoniali, l’unico modo per farlo consisteva nel dimostrare che lei sbagliava, anche se in realtà aveva ragione. Non avrebbe raccontato ad Athene la verità sull’E-80. Più tardi, avrebbe potuto giustificarsi adducendo la necessità della massima segretezza.
— Benissimo, Willy. Lascio tutto nelle tue mani. Adesso sarà meglio che tu torni in ufficio e che nei prossimi giorni non ti metta più in contatto con me. Quando rientri, Manny o io verremo a parlarti.
Carewe si alzò. — Non ti ho ringraziato…