— Sì. Quando l’ho visto balbettava cose senza senso. Sembrava che il cervello gli si fosse rivoltato. Accennava alla futilità infantile della lotta di Marte-Venere contro la Terra, alle sorprendenti meraviglie dell’universo, alla gloria della morte, e così via. Agiva come se volesse passare a miglior vita, ma avesse bisogno ancora di un po’ di tempo per convincersene.
— Haller è un pirotico — disse Kayder. — Voi siete un telepatico. Ve ne siete forse dimenticato? O eravate ancora troppo scosso dagli eventi per ricordarlo?
— No. Ho guardato nella sua mente.
— E cos’avete trovato?
— Era sconvolto in modo terribile. Un numero impressionante di pensieri slegati gli turbinava nella mente. Uno di questi diceva:
— Una brutta ed eccessiva dose ipnotica — diagnosticò Kayder, senza scomporsi. — Haller deve essere allergico all’ipnosi. Non c’è modo di accorgersene finché la vittima non ne mostra i sintomi. Con tutta probabilità, è anche permanente.
— Forse è stato accidentale. Forse Steen non sapeva che Haller avrebbe sofferto. È quello che voglio credere, almeno.
— Questo perché odiate pensare che un vostro amico abbia potuto o voluto nuocere ai suoi compagni. Comunque, caso o no, Steen si è ribellato a una persona che faceva parte della sua squadra, a un suo superiore. Abbiamo una brutta parola per definire una azione del genere. Ed è tradimento!
— Non credo — insistette Grayson, cocciuto. — Raven deve aver avuto qualcosa a che fare con quello che è successo. Steen non avrebbe mai fatto una cosa del genere senza una buona ragione.
— Certo — disse Kayder sorridendo sardonico. Fece una serie di trilli all’indirizzo del ragno, e l’insetto si esibì in una danza che forse voleva significare qualcosa.
— Tutti hanno una ragione — continuò Kayder — buona o cattiva o priva di qualsiasi interesse. Prendete me, per esempio. La ragione per cui io sono un onesto, leale e assolutamente fidato cittadino di Venere, va ricercata nel fatto che nessuno mi ha mai offerto l’incentivo sufficiente per indurmi a fare altrimenti. Il mio prezzo è troppo alto. — Diede un’occhiata significativa a Grayson. — Posso quasi immaginare con esattezza cos’è successo a Steen. È un uomo che costa poco, e Raven l’ha scoperto.
— Anche se è il tipo che può essere comprato, ma ne dubito, come ha potuto fare? Non ha avuto contatti.
— È rimasto solo con Raven, vero?
— Sì — ammise Grayson. — Si sono spostati per qualche minuto nella stanza vicina. Ma io sono sempre rimasto in ascolto. La mente di Raven era vuota. Quella di Steen mi ha detto che Raven si è girato verso di lui, come per dire qualcosa. Lo ha toccato… e improvvisamente anche la mente di Steen si è vuotata. Un ipno non può fare una cosa del genere. Gli ipnotici non possono chiudere la mente come fanno i telepatici… eppure l’ha fatto!
— Ah! — fece Kayder osservandolo.
— La cosa mi ha colpito subito. Era molto strana. Mi sono alzato per andare a vedere cosa stava succedendo, e in quel momento Steen è ricomparso sulla soglia. Ho provato un tale senso di sollievo da non accorgermi che la sua mente era ancora vuota. Prima ancora di potermene rendere conto, lui mi aveva ridotto alla sua volontà. Naturalmente — concluse Grayson in tono di scusa — io diffidavo di Raven e non ho fatto nessun caso a Steen. Non ci si aspetta che un compagno ti si rivolti improvvisamente contro.
— Certamente no — ammise Kayder. Fece alcuni strani suoni e il ragno si spostò per lasciargli prendere il microfono. — Faremo una caccia doppia. È altrettanto facile cercare due persone che una sola. Prenderemo Steen per poterlo esaminare.
— Dimenticate una cosa — obiettò Grayson. —
— Pensate che possa averci traditi e che ci si debba aspettare un’incursione?
— Sì.
— Ne dubito. — Con calma Kayder considerò la situazione. — Se le forze terrestri avessero saputo dove si trova questa base e avessero deciso di fare un’incursione si sarebbero mosse prima. L’attacco sarebbe avvenuto ore fa, quando poteva rappresentare un elemento di sorpresa.
— Cosa può impedire loro di agire con furberia per poi colpire con maggiore forza? Potrebbero aver impiegato tutto questo tempo nei preparativi per distruggerci interamente.
— Frenate la fantasia, Grayson — disse Kayder. — Ci sono troppi elementi di valore con noi… Tra le altre cose, se i Terrestri dovessero fallire, noi andremmo a nasconderci in qualche altro luogo. Meglio per loro sapere dove si trova il pericolo, anziché non saperlo per niente.
— Forse avete ragione — disse Grayson, non del tutto convinto.