Читаем Le sentinelle del cielo полностью

“Siete in ritardo di qualche minuto. Noi siamo arrivati alla fine. Chi vi sta interrogando?”

“Un uomo molto vecchio. Pronto di mente, ma agli ultimi giorni di vita.”

“Da noi c’è un uomo giovane”informò Raven. “Un caso pietoso. E non ci sarebbe da stupirsi se venisse colto da un attacco e morisse sotto lo sforzo di questo colloquio. Sui nastri verrebbe registrata una morte naturale. Spiacevole, ma naturale. Penso che si possa trarre vantaggio dalle sue condizioni.”

“Cosa proponi?”

“Recitare ai microfoni una specie di piccolo dramma. Lo faremo per offrire maggiore plausibilità di innocenza. Poi, lui avrà il suo attacco. Noi reagiremo in modo naturale, e anche lui, perché non ne può fare a meno. Il risultato toglierà tutti dall’imbarazzo.”

“Quanto tempo ti ci vorrà?”

“Un paio di minuti.”

Raven si raddrizzò sulla sedia e spalancò gli occhi, come se avesse trovato la possibile soluzione. — Sentite, se la mia vita è conosciuta in ogni minimo particolare, è ovvio che il mio corpo può essere stato occupato soltanto al momento della mia morte e della rinascita.

— Non mi riguarda — fece Lomax. — Saranno gli altri a decidere.

— Dovranno convenirne — disse Raven, con voce piena di speranza. — Ora, se si accetta l’assurda teoria che qualcuno possa essersi impossessato del mio corpo, com’è possibile che si sia impossessato anche di una cosa tanto immateriale quali possono essere i miei ricordi?

— Non chiedetelo a me. Non sono un esperto in materia. — Lomax prese alcuni appunti su un foglio. — Continuate.

— Se posso ricordare fatti della mia fanciullezza, di quando avevo tre o quattro anni — continuò Raven con il tono di chi ha trovato la soluzione a tutti i suoi guai — e se posso farli confermare da persone ancora in vita, in che situazione mi verrei a trovare?

— Non lo so — disse Lomax. — In questo momento le vostre parole vengono considerate da competenti. Un segnale mi dirà se potete illustrare il vostro argomento.

— Che cosa succederebbe se dimostrassi che, nella mia giovinezza, ho volontariamente represso i miei poteri perché mi consideravo una specie di mostro? Cosa succederebbe se dimostrassi che l’amicizia fra questi quattro mostri è dovuta semplicemente al fatto che ogni simile ama il suo simile?

— Forse può bastare — disse Lomax — e forse no. Lo sapremo presto. — Improvvisamente la sua faccia ebbe una contrazione di dolore e grosse gocce di sudore gli segnarono la fronte. Ma si controllò subito. — Se avete qualcos’altro da dire siete ancora in tempo.

Guardandosi attorno, Raven vide le lenti delle telecamere, i cavi di registrazione nascosti nella parete, il piccolo pulsante vicino ai piedi di Lomax, e i fili che correvano dal pulsante alla macchina situata nel sotterraneo. Senza la minima difficoltà riuscì a studiare la macchina e a calcolare la potenza del suo raggio distruttivo.

Lui e Leina si erano resi conto di tutto questo fin dal momento in cui erano entrati nella stanza. Sarebbe stato facile, per loro, staccare tutti i contatti anche senza muoversi dalla loro poltrona. Sebbene Lomax pensasse il contrario, la via della salvezza era aperta… Ma una fuga sarebbe stata la completa confessione di ogni loro segreto.

La situazione del momento indicava che molte cose erano ormai trapelate. In qualsiasi modo, dovevano far cessare i sospetti e far trarre conclusioni false.

Nello stesso tempo dovevano far scomparire per sempre, e in modo plausibile, le persone che erano la loro unica fonte di informazione. Le ombre che stavano all’altro capo dei fili avrebbero dovuto ricevere dati che portassero soltanto a conclusioni sbagliate.

Restare nascosti era l’obiettivo primario. Nessun frammento di verità doveva rimanere nelle menti degli uomini altrimenti un giorno qualcuno avrebbe potuto capirla. Gli esseri umani vivevano in una ignoranza protettiva, e dovevano restarci. Un briciolo di conoscenza sarebbe stato pericolosissimo e doveva essere loro negato per sempre.

La libertà che stava oltre la porta di ferro era una libertà ben misera… come quella del bambino che vuole giocare per la strada, o del neonato che può bagnare le lenzuola e agitare il sonaglio, o del bruco che striscia sotto una foglia per cercare una salvezza illusoria.

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