«Bene, allora lo spiegherò io.» Si frappose tra loro. «Come probabilmente saprà, signora Sexton, il presidente ha convocato una conferenza stampa stasera per rivelare al mondo il rinvenimento del meteorite. Poiché la gran parte del pubblico è costituita da ignoranti, ha chiesto a Mike di salire a bordo e spiegare tutto con parole a prova d'idiota.»
«Grazie, Corky. Ottima spiegazione.» Tolland guardò Rachel. «Quello che Corky sta cercando di dire è che, considerando la grande quantità di dati da presentare, il presidente ha pensato che un breve documentario sul meteorite avrebbe reso più chiara e accessibile l'informazione per gli spettatori, che, stranamente, non sono tutti in possesso di un dottorato in astrofisica.»
«Sa che ho appena scoperto che il nostro presidente è un ammiratore segreto di
Tolland si strinse nelle spalle. «Che ci posso fare se è un uomo di gusto?»
Rachel cominciava a comprendere l'ingegnosità del piano del presidente, la politica come gioco mediatico, e già si raffigurava l'entusiasmo e la credibilità scientifica che il viso di Michael Tolland sullo schermo avrebbe garantito alla conferenza stampa. Zach Herney aveva reclutato l'uomo ideale per avvalorare il piccolo colpo di scena della NASA. Gli scettici avrebbero avuto difficoltà a confutare i dati del presidente se esposti dallo scienziato nazionale più famoso della televisione, come pure da altri stimati scienziati civili.
«Per il documentario, Mike ha già intervistato tutti noi, oltre ai più eminenti specialisti della NASA» precisò Corky. «E sono pronto a scommettere il mio riconoscimento più prestigioso che sarà lei la prossima sulla lista.»
Rachel si voltò a guardarlo. «Io? Ma che le salta in mente? Io non sono qualificata, mi occupo di intelligence.»
«E allora perché il presidente l'ha mandata qui?»
«Non me l'ha ancora spiegato.»
Un sorriso divertito incurvò le labbra di Corky. «Lei si occupa di chiarificazione e autenticazione di dati riservati per conto della Casa Bianca, no?»
«Sì, ma niente di scientifico.»
«E inoltre è la figlia dell'uomo che ha costruito tutta la sua campagna elettorale sullo spreco di risorse da parte della NASA.»
Rachel intuì quello che stava per dire.
«Deve ammettere, signora Sexton» intervenne Ming «che una sua testimonianza apporterebbe ulteriore credibilità a questo documentario. Se il presidente l'ha mandata qui, è perché intende attribuirle un ruolo nella questione.»
Rachel ricordò il sospetto di William Pickering che volessero strumentalizzarla.
Tolland controllò l'ora. «Meglio affrettarsi» disse, avviandosi verso il centro dell'habisfera. «Ormai dovrebbero essere vicini.»
«Vicini a cosa?» si informò Rachel.
«Al momento dell'estrazione. La NASA sta portando in superficie il meteorite. Sarà recuperato da un momento all'altro.»
Rachel era sbalordita. «Voialtri state veramente tirando fuori una roccia di otto tonnellate sepolta sotto settanta metri di ghiaccio solido?»
Corky appariva esultante. «Non avrà pensato che la NASA avrebbe lasciato una scoperta del genere nascosta nel ghiaccio, vero?»
«No, ma…» Rachel non aveva visto traccia di grandi attrezzature per scavi all'interno dell'habisfera. «Come diavolo pensano di estrarlo?»
Corky sbuffò. «Nessun problema. Tenga conto che lei si trova in un locale pieno di scienziati spaziali!»
«Balle. Il fatto è che al dottor Marlinson piace provocare. In realtà, non si sapeva bene come fare a tirare fuori il meteorite, ma poi Mangor ha proposto una soluzione praticabile.»
«Non l'ho ancora conosciuto.»
«Facoltà di glaciologia, università del New Hampshire. Il quarto e ultimo civile reclutato dal presidente» precisò Tolland. «E Ming ha ragione; proprio Mangor ha trovato il modo.»
«Bene, che cos'ha escogitato questo tizio?»
«Tizia, per la verità. Mangor è una donna.»
«Questo resta da dimostrare» bofonchiò Corky. Poi, rivolto a Rachel: «A proposito, sono certo che la dottoressa Mangor la odierà».
Tolland gli lanciò un'occhiataccia.
«Vedrai!» si difese Corky. «Lei si metterà subito in competizione.»
Rachel era smarrita. «Scusate? Quale competizione?»
«Ignoralo» le suggerì Tolland. «Purtroppo la totale imbecillità di Corky è misteriosamente sfuggita al National Science Committee, il Comitato nazionale per la scienza che gli ha conferito il premio. Andrai d'accordissimo con la dottoressa Mangor. È una professionista, una delle migliori nel suo campo. Ha addirittura trascorso alcuni anni in Antartide per studiare i movimenti dei ghiacci.»
«Strano» insistette Corky. «A me risulta invece che la sua università ha usato una donazione per mandarcela, così da poter avere un po' di pace.»