Rachel si chiese quali conseguenze sulla scoperta potesse avere quell'incongruenza. Sembrava un problema secondario nel contesto complessivo del meteorite, eppure, come analista di dati sensibili, aveva più volte assistito al crollo di intere teorie basate su errori più trascurabili di quello.
«Che succede qui?» chiese una voce profonda.
Tutti alzarono lo sguardo. La sagoma massiccia del direttore della NASA si stagliò nella penombra.
«Un piccolo problema riguardo all'acqua del pozzo. Stiamo cercando di capire.»
«Norah ha toppato con la datazione» disse Corky, quasi allegro.
«Vaffanculo» gli sibilò lei.
Il direttore si avvicinò, inarcando le folte sopracciglia. «Cosa c'è che non va nella datazione?»
Tolland sospirò, esitante. «Nell'acqua del pozzo di estrazione risulta un tre per cento di acqua salata, che contraddice il rapporto glaciologico secondo cui il meteorite era incassato in un ghiacciaio di acqua dolce assolutamente intatto.» Fece una pausa. «C'è anche presenza di plancton.»
Ekstrom parve infuriarsi. «È assolutamente impossibile. Il ghiacciaio non presenta crepe. L'ha confermato la scansione con il PODS. Il meteorite era sigillato in una solida matrice di ghiaccio.»
Rachel sapeva che Ekstrom aveva ragione. Secondo le scansioni di densità operate dalla NASA, la lastra di ghiaccio era solida come roccia per centinaia di metri intorno al meteorite. Niente crepe. Eppure, nel raffigurarsi come venivano effettuate le scansioni di densità, le venne in mente uno strano pensiero…
«Inoltre» aggiunse Ekstrom «i carotaggi della dottoressa Mangor hanno confermato la solidità del ghiacciaio.»
«Esatto!» esclamò Norah sbattendo il rifrattometro su un tavolo. «Doppia conferma. Nessuna faglia nel ghiaccio, il che non spiega in alcun modo la presenza di sale e plancton.»
«Per la verità, un'altra possibilità ci sarebbe» intervenne Rachel, sorpresa dalla ferma impostazione della propria voce. L'idea le era balenata da una vaga reminiscenza.
Tutti la fissarono con palese scetticismo.
Rachel sorrise. «C'è una spiegazione assolutamente logica per la presenza di sale e plancton.» Rachel rivolse a Tolland un'occhiata divertita. «E francamente, Mike, mi stupisce che non ti sia venuta in mente.»
42
«Plancton
«Per la verità, potrebbe avere ragione» intervenne Tolland, lanciando a Rachel uno sguardo ammirato. «Parecchie specie entrano in una fase di morte apparente quando l'ambiente lo richiede. Ho fatto una puntata su questo fenomeno.»
Rachel annuì. «Sì, hai mostrato il luccio nordico, imprigionato in un lago gelato, che aspetta il disgelo per potersi allontanare. Hai anche parlato di minuscoli organismi, i cosiddetti "microorsi", che nel deserto si prosciugano completamente, rimangono in quello stato per decenni e poi si reidratano quando torna la pioggia.»
Tolland si mise a ridere. «Allora la segui davvero la mia trasmissione!»
Rachel si strinse nelle spalle, imbarazzata.
«Qual è la sua idea, signora Sexton?» chiese Norah.
«La sua idea» intervenne Tolland «che sarebbe dovuta venire in mente a me prima, è che una delle specie che ho menzionato nel programma era un tipo di plancton che ogni inverno congela nella calotta polare, si iberna e poi, quando d'estate la calotta si assottiglia, nuota via.» Tolland fece una pausa. «Certo, la specie che ho presentato in trasmissione non è quella bioluminescente che abbiamo visto qui, ma forse il fenomeno potrebbe essere lo stesso.»
«Plancton congelato» continuò Rachel, felice che Michael Tolland abbracciasse con tanto entusiasmo la sua ipotesi. «Forse spiega quello a cui abbiamo assistito. In qualche momento del passato, potrebbero essersi aperte delle fessure nel ghiacciaio, poi riempite con acqua salata ricca di plancton che in seguito si è congelata. È possibile che ci siano sacche di acqua marina ghiacciata qui? Che contiene plancton congelato? Immaginiamo che, mentre veniva sollevato, il meteorite riscaldato abbia incontrato una sacca di acqua marina ghiacciata. Questa si è sciolta, rilasciando il plancton ibernato e una piccola percentuale di sale.»
«Oh, per l'amor di Dio!» la investì Norah. «Adesso tutti si danno arie da glaciologi!»
Anche Corky appariva scettico. «Ma il PODS non avrebbe rilevato eventuali sacche di acqua salata durante la scansione della densità? In fin dei conti, acqua dolce e acqua salata hanno diversa densità.»
«Non di molto» affermò Rachel.
«Il tre per cento costituisce una differenza sostanziale» sentenziò Norah.