La guardia sogghignò verso i compagni. — Adesso avrete capito come fa certa gente a restare povera. La fortuna bussa alla porta di tutti, ma certi si rifiutano di ascoltarla. — Riprese a parlare con Charles, senza minimamente badare a Raven. — Dallo spettroschermo hanno comunicato che è necessario catturarlo al più presto possibile.
— Cos’ha fatto?
— Ha messo in pericolo l’equipaggio e i passeggeri del
— Ha sputato nella cabina principale — suggerì uno, che era sempre stato tentato di farlo, ma non aveva mai osato.
— Io non sputo mai — disse Raven guardandolo gelidamente.
— Zitto, voi! — ordinò il capo, per far comprendere che non voleva essere interrotto da estranei, poi tornò a girarsi verso Charles, persona molto più a modo.
— Se vi capita di incontrare questo David Raven, o se vi capita di sentire qualcosa, chiamate Westwood diciassette diciassette e diteci dove si trova. È un individuo molto pericoloso. — Strizzò l’occhio ai compagni e ottenne un muto cenno di conferma. — Faremo in modo che possiate ricevere la vostra parte di taglia.
— Grazie — disse Charles, con umile gratitudine. Si girò verso Raven. — Vieni. Siamo già in ritardo.
Si allontanarono, consapevoli che gli altri li stavano osservando. I loro commenti li raggiungevano sotto forma di impulsi mentali di estrema chiarezza.
La trasmissione mentale cominciò a diminuire lentamente.
Continuarono a parlare di Wollencott finché i pensieri non si persero in lontananza. Pensarono a circa venti motivi per cui Wollencott poteva essere stato offeso dalla persona in fuga, quaranta maniere per costringerlo alla resa dei conti, cento modi diversi in cui Wollencott avrebbe potuto condannare il colpevole per portarlo a esempio.
Era sempre Wollencott, Wollencott, Wollencott. Nessuno mai menzionò Thorstern, né lo pensò minimamente.
La qual cosa risultava una specie di tributo al cervello dell’uomo che portava quel nome.
10