Rachel si accorse che Zach Herney esaminava ogni sua mossa, come un cacciatore che cerchi di valutare se la preda intende affrontare il nemico o fuggire. Purtroppo, Rachel non vedeva alcuna via di fuga.
Il presidente versò di nuovo del caffè a entrambi. «Immagino che lei sia a conoscenza del progetto NASA chiamato EOS.»
Rachel annuì. «Earth Observation System. Credo che mio padre vi abbia accennato un paio di volte.»
Il debole tentativo di ironia fece incupire il presidente. In realtà il padre di Rachel parlava dell'Earth Observation System, il Sistema di osservazione della Terra, ogni volta che ne aveva occasione. Era una delle imprese più costose e controverse della NASA, una costellazione di cinque satelliti progettati per osservare la Terra dallo spazio e monitorare l'ambiente del pianeta: buco dell'ozono, fusione dei ghiacci polari, riscaldamento globale, progressiva riduzione della foresta pluviale. Lo scopo era offrire agli studiosi di ecologia dati macroscopici inediti per meglio programmare il futuro della Terra.
Purtroppo, il progetto EOS era incorso in una sequela incredibile di errori. Come molti recenti programmi della NASA, fin dall'inizio aveva drenato risorse economiche molto superiori a quelle preventivate. Ed era stato Zach Herney a subirne le conseguenze. Aveva sfruttato l'appoggio della lobby ambientalista per spingere il Congresso ad approvare lo stanziamento di un miliardo e quattrocento milioni di dollari per il progetto EOS, che peraltro, anziché fornire i contributi promessi alla scienza mondiale, si era rivelato un costosissimo incubo di lanci falliti, malfunzionamento dei computer e cupe conferenze stampa della NASA. L'unica faccia sorridente, negli ultimi tempi, era quella del senatore Sexton, impegnato senza sosta a ricordare agli elettori quanti dei loro soldi erano stati spesi dal presidente per l'EOS e quanto poco entusiasmanti fossero i risultati.
Il presidente mise un'altra zolletta di zucchero nella tazza. «Per quanto possa apparire sorprendente, la scoperta della NASA a cui mi riferisco è stata compiuta dall'EOS.»
Rachel rimase sconcertata. Se l'EOS aveva di recente messo a segno un successo, la NASA lo avrebbe certamente annunciato pubblicamente. Suo padre non aveva fatto che demolire l'EOS sui media, e l'agenzia spaziale avrebbe sfruttato qualsiasi occasione per riscattarsi agli occhi del pubblico.
«Io non ho saputo nulla» affermò Rachel.
«Ovvio. La NASA preferisce non divulgare la cosa, per il momento.»
Rachel aveva qualche dubbio in proposito. «Signor presidente, per quella che è la mia esperienza, quando c'è di mezzo la NASA nessuna notizia significa di solito cattive notizie.» Il riserbo non era una specialità dell'ufficio relazioni pubbliche dell'agenzia. La battuta ricorrente all'NRO era che l'agenzia teneva una conferenza stampa per ogni scoreggia di un suo scienziato.
Il presidente si accigliò. «Ah, già, dimenticavo che sto parlando con una delle discepole di Pickering, strenuo fautore della massima riservatezza. Continua a gemere e a lamentarsi che la NASA parla troppo?»
«La segretezza è il suo mestiere, e lui lo prende molto sul serio.»
«E fa bene, accidenti. Solo, mi pare inconcepibile che due agenzie con tanto in comune trovino in continuazione motivi di contrasto.»
Rachel aveva appreso fin dall'inizio della sua collaborazione con Pickering che le filosofie della NASA e dell'NRO erano agli antipodi, malgrado entrambe le agenzie fossero legate allo spazio. L'NRO aveva una missione difensiva e teneva riservate tutte le sue attività, mentre la NASA si dedicava alla ricerca e strombazzava ai quattro venti ogni scoperta, spesso, secondo William Pickering, a rischio della sicurezza nazionale. Alcune delle più sofisticate tecnologie della NASA — lenti ad alta risoluzione per telescopi orbitanti, sistemi di comunicazione a lungo raggio e strumenti di trasmissione delle immagini — avevano la cattiva abitudine di comparire nell'arsenale spionistico di paesi ostili che le usavano contro gli Stati Uniti. Bill Pickering brontolava spesso che gli scienziati della NASA avevano un gran cervello… ma una bocca ancora più grande.
Ad accrescere la conflittualità tra le due agenzie, poi, c'era il fatto che a gestire i lanci dei satelliti per conto dell'NRO era la NASA, i cui numerosi e recenti fiaschi avevano ripercussioni dirette sull'NRO. L'incidente più drammatico era stato quello del 12 agosto 1998, quando un razzo vettore Tìtan 4 della NASA / Air Force era esploso quaranta secondi dopo il lancio disintegrando il satellite dell'NRO, chiamato in codice Vortex 2, che avrebbe dovuto mettere in orbita. Pickering proprio non riusciva a passare sopra a quella vicenda.
«Come mai, dunque, la NASA non ha rivelato pùbblicamente questa scoperta?» lo incalzò Rachel.
«Perché l'ho ordinato io» dichiarò Herney.
Rachel si chiese se avesse sentito bene. Nel caso, il presidente stava commettendo una specie di harakiri politico che sfuggiva alla sua comprensione.